30/08/2006 - 06:59:00 -
a cura di Redazione
I Democratici di sinistra di Mesagne fanno quadrato intorno all’onorevole Cosimo Faggiano destinatario di un’analisi politica da parte di Giancarlo Canuto, capogruppo del movimento A Sinistra.
La difesa d’ufficio dell’ex parlamentare è assunta dal segretario cittadino, Anna Maria Scalera, la quale precisa: ““Adesso basta. Far passare per analisi politica alcune considerazioni, frutto dei risentimenti personali, è assurdo.
Di fatto, in questi, proprio questo modo di fare, ha incattivito la politica mesagnese.
Ricordo al sign.Canuto che i DS a Mesagne, con in testa Cosimo Faggiano, hanno inventato il centrosinistra e che le “fortune” del movimento da lui rappresentato sono iniziate grazie a quell’azione politica.
Faggiano, in particolare, ha sempre lavorato per l’unità del centrosinistra come cifra fondamentale su cui aggregare risorse ed idee e nei momenti delicati della vita del centrosinistra è stato “uomo di garanzia”e collante politico tra i Partiti.
La verità è un’altra.
I DS in questi anni hanno, concretamente e non a parole, prodotto rinnovamento sia dal punto di vista politico- progettuale che dal punto di vista delle donne e degli uomini che hanno messo in campo, a differenza del movimento “A Sinistra” che il ricambio lo predica per gli altri ma mai per se stesso.
In politica, Canuto dovrebbe saperlo, si diventa classe dirigente non per “imposizione divina” ma quando s'intercettano bisogni, si liberano le forze produttive e culturali, si ridisegna insomma un volto nuovo della città.
Questo siamo stati noi ed il centro sinistra in questi anni.
I DS e il centro sinistra non sono per niente “impantanati” o “ingolfati”, ma impegnati a percorrere un percorso politico e programmatico per costruire le “idee forti” per continuare a rinnovare Mesagne.Con spirito di squadra. Senza distinzioni tra buoni e cattivi.Non alla ricerca di “ribalte” personali o di gruppi che diano un significato alla propria esistenza, ma a servizio della città.
Sarebbe utile, liberarsi dai fantasmi di forze oscure che divorerebbero uomini per decidere alle loro spalle.Chi ha la capacità si metta in gioco, si confronti e faccia”POLITICA “ seriamente.
In campo scende anche il vice sindaco Giuseppe Indolfi, il qual evidenzia: “Non mi sembra opportuno utilizzare il mio nome per riflessioni opinabili e che non condivido. Io non mi sento fagocitato o divorato. Inoltre non ho abbandonato il campo, ma svolgo un ruolo politico amministrativo in piena autonomia, tentando di operare con serietà, impegno e spirito di servizio, così come Cosimo Faggiano e Damiano Franco mi hanno insegnato. L’esempio di queste personalità del mio partito mi ha arricchito dal punto di vista politico. Io, e non solo io, sono l’esempio delle “diversità valorizzate”, anche a costo di rinunce da parte di uomini politicamente prestigiosi. Altro che annullare le diversità”.
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