01/09/2006 - 16:55:00 -
a cura di Terry De Pedro
“Lo sfruttamento del lavoro va combattuto senza esitazione nelle campagne e nelle città dove la mancanza di legalità sul territorio mette a rischio un sano sviluppo economico e sociale. Stiamo dimostrando, tra l’altro, che si tratta di realtà fortemente combattute dal mondo Coldiretti, dove le imprese agricole sono rispettose del lavoro e delle persone. Così come non più tardi del luglio scorso la Coldiretti Puglia, in collaborazione con lo IAM e la Confcooperative regionale, ha siglato un accordo con l’Ambasciata Italiana in Egitto per l’utilizzo di lavoratori egiziani in provincia di Foggia che, profittando dell’opportunità occupazionale, beneficiano di formazione specializzata”. E’ la dichiarazione del Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, nel commentare la denuncia pubblicata sul settimanale L’Espresso sullo sfruttamento subito da lavoratori immigrati impegnati nella campagna di raccolta del pomodoro in Puglia.
“Non possiamo accettare che – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Giuseppe Brillante - su di un territorio che offre produzioni da primato per il “Made in Italy”, si diffondano inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano uomini e il proprio lavoro e gettano una ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale, al servizio del bene comune. L'agricoltura ha dimostrato di essere terra di accoglienza per decine di migliaia di lavoratori immigrati che hanno contribuito all'affermazione del ‘Made in Italy’ agroalimentare nel mondo e che meritano attenzione e riconoscimento”.
La Coldiretti continuerà a garantire la propria piena disponibilità nel collaborare con le Autorità per fermare comportamenti intollerabili, a partire dall’incontro fissato il 5 settembre 2006 al ministero del lavoro con i ministri del lavoro Cesare Damiano e delle politiche agricole Paolo De Castro.
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