06/09/2006 - 07:30:00 -
a cura di Redazione
Fa discutere a Mesagne la chiusura del castello Normanno-Svevo per dare spazio ad una cena con balli in occasione di un dopo congresso sulla grafologia. A difesa del momento conviviale interviene il presidente dell’Istituto nazionale di Grafologia Forense di Mesagne, Giuseppe Giordano.
In una sua nota il presidente, tra l’altro, scrive: “Sabato scorso, circa 100 persone al termine del Convegno in serata si sono riuniti nell’androne del castello Normanno-Svevo non certo per trasformare lo stesso in un ristorante-balera e non certo per commettere un «Sacrilegio». Si trattava di quel che un tempo si chiamava buffet, organizzato dall’Istituto di Grafologia e che proponeva i sapori della cucina povera salentina per pura e semplice ospitalità. Nulla di più di altre iniziative similari che si sono svolte per iniziative che avessero una certa valenza. Il Castello, in genere, chiude i battenti, alle 22.00. Lo scorso Sabato alle ore 21.40 è stato chiuso il portone d’ingresso, per motivi logistici e personalmente ho vigilato perché le visite al Museo ed allo stesso Castello continuassero. Per tale motivo era stata aperta la porta del Museo prospiciente la strada. E per i visitatori non c’è stato alcun problema. Chiunque si è avvicinato al Castello ha potuto visitarlo tranquillamente. E quando alcuni anziani hanno chiesto di utilizzare il bagno dello stesso Castello, gli anziani sono stati anche accompagnati e gli stessi senza alcun problema hanno utilizzato i servizi. Nella «Cena sacrilega» non c’erano camerieri in livrea, così come detto, e non c’erano piatti firmati ma portate preparate dall’amico “Uccio”. Ma oltre questo c’era nel contesto “la voglia dello stare insieme” e far conoscere la “vera ospitalità salentina” una risorsa da donare agli ospiti al di là delle loro qualifiche, al di là delle loro professioni, in un contesto predisposto dall’amministrazione comunale che aveva patrocinato l’evento. Per le automobili parcheggiate i cronisti dovrebbero documentarsi meglio. Per il nostro convegno vi era solo l’autorizzazione per due macchine, tante ne prevede il regolamento, e solo quelle sono state utilizzate”.
Per ciò che ci concerne riconfermiamo quando già pubblicato evidenziando, come peraltro già fatto, la validità del convegno. I dubbi restano sul dopo meeting quando nel castello è stato di fatto inibito l’ingresso ai visitatori essendo stato chiuso. A qualcuno che si è presentato alla porta è stato risposto: “E’ chiuso perché dentro c’è gente importante che sta cenando”. Inoltre il Comune ha autorizzato un buffet come tanti se ne organizzano. E cioè a porte aperte per il pubblico e non certo per pochi intimi. I custodi erano autorizzati a tenere aperto il castello, e relativo museo, fino alle ore 24 e non alle ore 22 come evidenziato da Giordano. I custodi, di fatto, sono rimasti fin oltre le ore 2 della notte di domenica. Senza autorizzazione del Comune. Le auto, oltre quelle dette dal Giordano, vi erano i furgoni del catering”. (Nella foto un momento della cena nel castello con le relative danze).
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