07/06/2006 - 13:49:00 -
a cura di Redazione
Venerdì 9 giugno, alle ore 19,30, nella chiesa del Purgatorio, a Fasano, mons. Domenico Padovano, vescovo di Conversano-Monopoli inaugura la mostra storico-artistico-documentaria “Sodalitas. Arte e devozione confraternale nella Chiesa del Purgatorio di Fasano”.
L'esposizione che è progettata e realizzata dalla locale confraternita del Purgatorio in occasione del 310° anno di fondazione della chiesa, eretta nel 1696, e si avvale del patrocinio del Comune di Fasano, della Regione Puglia e della Provincia di Brindisi, inaugura le manifestazioni del "Giugno Fasanese" di quest'anno, ed è organizzata in collaborazione e con la consulenza scientifica del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia e dell'Associazione culturale Centro Studi "Valerio Gentile" di Fasano.
Nella mostra (si potrà visitare fino al 30 giugno, tutti i giorni dalle 18.30 alle 21) sono compendiati quasi quattro secoli di vita ed attività del sodalizio laicale, sorto per iniziativa dell'emergente borghesia cittadina nel primo quarto del XVII secolo. Nelle varie sezioni espositive sono raccolti documenti e opere d'arte (altari, decorazioni, dipinti, sculture, argenti, arredi, corredi liturgici) di committenza confraternale, ed inoltre: tessuti, abiti, manufatti ed oggettistica devozionale.
Il tutto è corredato da un accurato apparato didattico che accompagna i visitatori alla comprensione degli oggetti esposti e del contesto storico-religioso, oltrechè solidaristico-devozionale che li ha espressi nel tempo. La mostra, dunque, oltre a "leggere" l'edificio di culto come una preziosa testimonianza del modo di porsi di fronte al "sacro" sia nelle sue componenti liturgiche che in quelle connesse alle espressioni socializzanti della vita religiosa, si propone di evidenziare l'importante ruolo delle confraternite di età moderna, ed in particolare di quella del Purgatorio di Fasano, quali protagoniste attive della storia non solo religiosa, ma anche civile, sociale, economica, politica e culturale delle nostre comunità, oltreché artefici di una felice stagione di civiltà che ha lasciato tracce cospicue nel patrimonio storico-artistico locale.
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