17/09/2006 - 10:00:00 -
a cura di Redazione
La Casa delle Libertà di Mesagne ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla Cultura del Comune di Mesagne, Luigi Argentieri. La vicenda è legata ad una cena a porte chiuse che si è svolta due settimane addietro nel castello che, di fatto, ha inibito per alcune ore la regolare fruibilità sociale del bene pubblico. Diverse sono state le proteste che si sono levate in questi giorni. Tra cui quella dello stesso assessore Argentieri le cui rimostranze sono sembrate contraddittorie alla Casa delle Libertà la quale ha redatto una nota che ha inviato agli organi di informazione.
Nella stessa si legge: “E' curioso che dopo quattro anni di assessorato ai Beni Culturali, l'assessore Luigi Argentieri si accorga che "è necessario garantire una corretta ed appropriata gestione dell'auditorium e del castello". Vuol dire che finora non è stato così e che la disponibilità e l'uso è stata consentita in maniera selvaggia? Dov'era l'assessore Argentieri in questi quattro anni? Se la situazione è diventata intollerabile, come dichiara il sindaco, la responsabilità politica è tutta in capo ad Argentieri che non ha garantito, evidentemente, trasparenza e linearità procedurali nelle concessioni d'uso dell'auditrorium e del castello. Altro che attestato di stima, il sindaco dovrebbe dimetterlo seduta stante”.
Così, dopo aver chiesto le dimissioni, evidenziano: “Già in passato c'erano stati episodi discutibili che avevano creato sconcerto nell'opinione pubblica come la festa organizzata dall'Auchan per i propri dipendenti nei saloni nobili del castello. Non si ricordano apprezzabili interventi da parte dell'assessore Argentieri in difesa del decoro e del prestigio del castello e dell'intera area, in particolare l'area archeologica che versa in una situazione di vero e proprio degrado e che meriterebbe, invece, ben altra valorizzazione”.
|