21/09/2006 - 09:30:00 -
a cura di Redazione
Ormai è scontro aperto sul Piano di commercio mesagnese dopo la nota della Casa delle Libertà che ha accusato l’assessorato alle Attività produttive del Comune di Mesagne di gestione privatistica del commercio.
A difesa dell’assessore Danilo Zuffianò è sceso in campo il segretario cittadino dei Democratici di sinistra, Anna Maria Scalera, la quale tuona: “Auspichiamo da sempre un confronto politico e civile con la Cdl, ma prendiamo atto che l’unico terreno sul quale si confrontano è quello della calunnia e dell’insinuazione. Tale atteggiamento, che incattivisce il clima politico di Mesagne, oltre a ledere la dignità delle persone, offende la Politica e le istituzioni. I partiti dell’opposizione dovrebbero, invece, al pari degli altri, approfondire e studiare le questioni, invece di esercitarsi strumentalmente sulla stampa. Per chiarezza, l’incarico per la redazione del Piano Commerciale è stato affidato, a seguito di pubblico avviso, ad un’organizzazione di categoria, la Cat Confcommercio e riguarda le aree pubbliche e le medie strutture, negozi con superficie superiore a 250 metri”.
Un lavoro, però, che necessita di un’accurata e dettagliata indagine sull’esistente e di una fase d’elaborazione che è ormai in dirittura d’arrivo. “Certo – continua Scalera - sono state consegnate le prime bozze che naturalmente saranno discusse con le organizzazioni di categoria e nella commissione consiliare, per poi approdare in Consiglio Comunale. Mi permetto di consigliare al centro destra di avere più rispetto delle Istituzioni e di utilizzare meglio i luoghi della politica, quali le Commissioni Consiliari, da loro spesso disertate ed il Consiglio Comunale”.
“E per le affermazioni” continua il segretario dei Ds: “gravi e calunniose che vedrebbero amministratori locali “concedere deroghe personali e particolari” o “ decidere di volta in volta a seconda delle convenienze” voglio ricordare che il decreto legge 114 del 1998 ha, di fatto, liberalizzato l’apertura di attività commerciali. Altro che “libera interpretazione degli Uffici o dell’Assessore”.
Infine Scalera lancia la sfida alla Cdl: “Se i partiti del centrodestra posseggono elementi concreti che dimostrino la fondatezza delle incaute dichiarazioni rilasciate alla stampa hanno il dovere di rivolgersi alle autorità competenti. Li sfidiamo a farlo, sicuri come siamo che la giunta Sconosciuto non opera per perseguire fini personali o di parte, ma solo ed esclusivamente nell’interesse della città, con trasparenza ed onestà, nel pieno rispetto delle normative vigenti”.
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