24/09/2006 - 10:46:00 -
a cura di Redazione
Ieri mattina l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Enzo Russo, ha partecipato alla Festa della Margherita animando un convegno su “Le politiche agricole di sviluppo regionale”. A margine della manifestazione l’assessore Russo ha fatto visita agli impianti della Cantina cooperativa della Riforma Fondiaria di Mesagne, accolto dal presidente Umberto Maizza e dal vice presidente Emanuele Guglielmi. L’assessore ha salutato i numerosi viticoltori presenti e, dopo un giro agli impianti, ha degustato le varie produzioni enologiche.
Assessore Russo, qual è la nuova politica agricola avviata dal suo assessorato.
“Innanzitutto nel nostro programma è prevista una maggiore attenzione nei settori prevalenti per lo sviluppo dei territori. In particolare l’agricoltura e il turismo. Limitatamente al settore agroalimentare il dato di rilievo è che il 9 per cento del Pil, rappresentato dalla sua capacità produttiva, ci permette di incentivare progetti e programmi che vadano verso supporti adeguati, con risorse da investire per essere di aiuto a tutte le produzioni agricole. In particolar modo quello che noi vogliamo è di vincere la sfida della competizione. E per poterlo fare dobbiamo creare le condizioni affinché le nostre imprese, che fino ad aggi hanno lavorato in assoluto isolamento, possano aggregarsi e creare strutture di riferimento per tutta l’attività produttiva. Noi riteniamo che fare sistema è l’unica condizione esenziale per esprimere potere contrattuale. Questo lo stiamo attuando di concerto con le organizzazioni dei produttori al fine di inculcare nell’agricoltore la cultura del consorzio di impresa che può permettere di sviluppare processi che definiscano bene la filiera agroalimentare incentivando la lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti”.
Sul fronte degli svellimenti viticoli come si sta muovendo la regione Puglia.
“Dobbiamo incentivare lo svellimento dei terreni che guardano alla quantità e non alla qualità. Poi dobbiamo mettere dei freni a tale pratica perché le quote dei reimpianti spesso sono state vendute al Nord. E noi non possiamo accettare tale politica. Dobbiamo incentivare le produzioni che guardano alla qualità per ottenere vini di eccellenza”.
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