14/11/2006 - 19:30:00 -
a cura di Terry De Pedro
Domani, mercoledì 15 novembre 2006, a partire dalle ore 10,00, a Roma su Piazza Montecitorio, si terrà la GIORNATA NAZIONALE DELL’OLIO ITALIANO promossa da Coldiretti, con la spremitura in diretta delle olive e la raccolta delle firme per ottenere l’obbligo di origine in etichetta per tutelare la qualità della produzione nazionale e fermare l’inganno dell’ olio ottenuto da olive spagnole e tunisine spacciato come Made in Italy.
Saranno offerte bruschette condite con olio extravergine di oliva e olive fritte ai Parlamentari della Repubblica. Dalla Puglia, oltre ad una folta delegazione di imprenditori olivicoli, gli oli DOP (Denominazione d’Origine Protetta) ‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’, ‘Dauno’, ‘Collina di Brindisi’ e ‘Terre Tarentine’, 2 quintali di olive delle varietà cima di Bitonto, leccina barese e di Lecce, cima di Mola, frantoiana, coratina, ogliarola leccese, nociara e termite di Bitetto.
“Siamo riusciti a sventare – spiega il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - il rischio concreto di un via libera ministeriale alle miscele di olio di oliva con oli diversi e di minore qualità, come quello di palma. Ma certo questo non basta e occorre arrivare all’obbligo di indicare in origine la provenienza delle olive impiegate nella molitura. Sulla raccolta in corso in tutta Italia pesa infatti la mancanza di trasparenza nelle norme sull’etichettatura che lasciano la possibilità à di commercializzare olio ottenuto da miscele di origine diversa senza che questo venga indicato chiaramente in etichetta”.
|