15/11/2006 - 07:00:00 -
a cura di Redazione
Il Lions Club di Brindisi (quest’anno presieduto dal dott. Antonio CARETTO) ha organizzato per Sabato, 18 Novembre alle ore 18.00 a Brindisi, presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Viale Commenda, una conferenza-dibattito su “Il Teatro Verdi a Brindisi: quale futuro?”, per iniziare il dialogo con le Autorità e la Cittadinanza sui problemi attuali del nostro Territorio.
Come noto i Lions cercano di coniugare, ormai da tanti anni, le attività di servizio internazionali, con quelle locali, impegnandosi a svolgere sul territorio, informazione e sensibilizzazione.
Il problema del Teatro Verdi rappresenta per la città di Brindisi uno di quei nodi irrisolti per cui la Comunità continua a soffrire il disagio e, perché no, la emarginazione culturale. Non è sfuggito questo ai soci del locale Club che hanno voluto incontrare la città, proprio su questo argomento.
I relatori che interverranno sono il Sindaco Domenico MENNITTI, che riferirà sull’attuale stato dei progetti di utilizzo, l’Architetto Filippo DANESE, che ne darà una lettura storica ed architettonica; il Prof. Ettore CATALANO, Ordinario di Letteratura Italiana dell’Università di Bari ed illustre esperto di teatro, che ne sottolineerà l’importanza culturale ed aggregativa; Carmelo GRASSI, Presidente del "Teatro Pubblico Pugliese” che interverrà su una possibile programmazione e gestione. Modererà il Presidente del Club di Brindisi, il dott. Antonio CARETTO, che, non mancherà anche egli di sottolineare l’enorme valore di questa struttura per la Città e per tutta la sua Provincia, sia per il valore culturale, economico e sociale.
La scelta di promuovere occasioni di dibattito su temi di interesse cittadino e non solo, promossa quest’anno dal Club, muove dalla riflessione, che impegnare la Cittadinanza e le Istituzioni sui nostri problemi locali, sensibilizzerà ogni cittadino di Brindisi e lo stimolerà alla difesa dei propri diritti, come per esempio quello di vedere viva una struttura architettonicamente imponente, ma che culturalmente non ha ancora detto nulla alla nostra città.
Siamo quindi tutti invitati a partecipare.
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