22/11/2006 - 20:20:00 -
a cura di don Paolo Zofra
La Città di San Vito dei Normanni ha festeggiato per il secondo anno consecutivo la Virgo Fidelis, Patrona dell'Arma dei Carabinieri Martedì 21 Novembre 2006 con una S. Messa solenne celebrata da don Paolo Zofra, Vicario parrocchiale della Basilica Santa Maria della Vittoria, alla presenza delle autorità civili rappresentate dal Sindaco Avv. Antonello Trizza, dagli assessori e consiglieri comunali, e delle autorità militari con il Ten. Riccardi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Brindisi e il Maresciallo Chilla, Comandante della locale Stazione, dei tanti militari sanvitesi in servizio presso la locale stazione o nei paesi limitrofi e di tanti commilitoni in congedo.
La celebrazione della Virgo Fidelis risale all'11 novembre 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamava ufficialmente Maria "Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri", fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della sua presentazione al Tempio.
Vista la buona riuscita dell’evento l’anno scorso, per l’entusiasmo dell’allora comandante di stazione Luogotenente Giovanni Lovino, del sostegno del Cap. Luca Romano e della passione di don Paolo Zofra, anche quest’anno la città, in tutte le sue forme ed espressioni, si è mobilitata per l’Arma dei Carabinieri.
Nel corso della sua omelia don Paolo Zofra ha evidenziato che la scelta della Madonna "Virgo Fidelis", come celeste Patrona dell'Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell'Arma dei Carabinieri che ha per motto: "Nei secoli fedele. L’amore per Dio si concretizza nell’amore verso il prossimo. E il prossimo è l’uomo che continuamente ha bisogno degli altri. Il carabiniere dovrebbe sentire il proprio lavoro come un servizio illimitato nel tempo. Nella logica del vangelo tutto è possibile. Don Paolo ha ribadito che oltre al compito di far rispettare la legge il carabiniere deve anche sensibilizzare il cittadino alla legalità. Compito quest'ultimo delegato alle forze dell'ordine visto il sempre più ridotto ruolo educativo della famiglia che la nostra società sta via via sminuendo a favore di un forte individualismo. Dovrebbe essere un dovere dei genitori far capire al proprio figlio l'importanza del rispetto delle leggi – regole che noi stessi ci siamo dati – al fine di preservare la nostra e la vita degli altri.
Il ricordo della Madonna viene così legato alla "Battaglia di Culqualber", evento bellico del 21 novembre 1941, che rievoca il sacrificio cruento del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè in Africa orientale per la difesa del caposaldo di Culqualber: quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo compiere il loro dovere, fino all'estremo sacrificio, per tener fede al giuramento prestato.
Si è celebrata anche la "Giornata dell'Orfano", istituita nel 1996, che rappresenta per l'Istituzione e per l'ONAOMAC (Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell'Arma dei Carabinieri) l'occasione per fornire alle famiglie dei colleghi caduti nell'adempimento del dovere un forte sostegno morale, volto ad attenuare il dolore di un vuoto che resterà per sempre incolmabile.
La serata si è conclusa con un momento di festa nel salone parrocchiale e con il plauso per l’iniziativa del Tenente Riccardi che ha auspicato di rinnovare ogni anno.
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