07/02/2007 - 08:40:00 -
a cura di Alex Zanotelli
Pesa più un litro di acqua che un litro di petrolio: così recita unastrana pubblicità sulla stampa italiana. Una strana pubblicità che dimostra che le banche hanno ben capito che l'acqua rappresenta ilfuturo. Oggi l'acqua è il cuore di tutto. Dell'economia come della politica. Per questo motivo dobbiamo vigilare attentamente su questo bene comune.
"Mosaico di pace" annuncia di aderire e di non tralasciare alcuno sforzo per sostenere la campagna di raccolta delle firme per una legge diiniziativa popolare dal titolo: Principi per la tutela, il governo, lagestione pubblica delle acque e disposizione della ripubblicizzazionedel servizio idrico. Una legge fondamentale che costringerà il Parlamento a dichiarare l'acqua bene pubblico. Occorre mezzo milione difirme! Non mancate dunque, e non esitate a diffondere la notizia chiedendo informazioni ai locali comitati cittadini! Perché proprio in questo momento la lotta per l'acqua? Perché senza acqua non si può vivere, senza petrolio sì: l'essere umano è vissuto per 40 mila anni senza petrolio e tra 30-40 forse ne potrà fare a meno. Solo il 3% di tutta l'acqua del mondo è potabile. Di questa percentuale, il 2% dell'acqua è racchiusa nei ghiacciai, quindi in serio pericolo di fronte al surriscaldamento della terra. Di questo stesso 3%, il 2,70% è usato per l'agricoltura industriale governata dai ricchi del mondo mentre 1 miliardo e 400 milioni di persone non hanno accesso all'acqua. Secondo l'ONU diverranno 3 miliardi in 30 anni.
Per accaparrarsi la percentuale residua corrono le multinazionali consapevoli che l'effetto serra sarà devastante. Le prime 8 multinazionali sono europee e stanno premendo sul Parlamento Europeo, sulla Commissione Europea perché l'acqua diventi merce.
L'acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per farne illecito profitto.
Si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni che hanno da sempre il dovere di garantire la distribuzione per tutti al costo più basso possibile. Una lotta importante e necessaria che prosegue il percorso di democraziadal basso messo in moto e che ha condotto il popolo della pace avittorie e talvolta a sconfitte. Anche laddove governa il centrosinistra non è affatto scontato far passare l'idea e le scelte conseguenti dell'acqua come bene comune.
Quella dell'acqua è una questione cruciale che riguarda tutti. Di qui la proposta a tutte le associazioni, alle reti della cooperazione internazionale, ai sindacati, alle organizzazioni di base, alle chiese: pur conservando ciascuno la propria agenda ricca di impegni e diobiettivi preziosi, scelgano tutte il tema dell'acqua come momento comune di mobilitazione per questo 2007.
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